Il 21 Novembre 2022 è stato pubblicato su The Lancet un recente lavoro dell’IHME, svolto per analizzare l’onere della resistenza antimicrobica (AMR) e dei patogeni batterici e il suo impatto sulla salute a livello globale. Il lavoro fa parte di un’iniziativa globale, Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) project – realizzato in collaborazione con l’Università di Oxford – che riunisce ricercatori di tutto il mondo per sviluppare la base di prove per comprendere la minaccia della resistenza antimicrobica come una delle sfide più urgenti per la salute globale.

Di seguito, i punti principali dei risultati:

  • Le prime stime globali di mortalità che coinvolgono 33 agenti patogeni batterici e 11 tipi di infezione suggeriscono che questi sono associati a 7,7 milioni di decessi nel 2019.
  • Le morti associate ai 33 agenti patogeni hanno rappresentato il 13,6% di tutti i decessi nel mondo, con cinque agenti patogeni – S. aureus, E. coli, S. pneumoniae, K. pneumoniae e P. aeruginosa – responsabili di oltre la metà di tutti i decessi a causa batterica.
  • Il tasso di mortalità associato alle infezioni batteriche era più alto nell’Africa subsahariana e più basso nelle regioni ad alto reddito, tra cui l’Europa occidentale e il Nord America.
  • Questo studio può essere utile a definire strategie per la riduzione delle infezioni batteriche, comprese le misure di controllo, lo sviluppo di vaccini e una maggiore disponibilità di servizi basici di assistenza all’acuto.

L’analisi mostra che un decesso su otto nel 2019 è legato alle infezioni batteriche, rendendole la seconda causa di morte a livello globale. Finora, le stime a livello di Paese per le parti del mondo in cui le persone sono più colpite dalle infezioni batteriche sono state notevolmente assenti. I risultati scientifici presentati in questa analisi potrebbero avere un’importanza cruciale nel fungere da guida per aiutare ad affrontare l’onere sproporzionatamente elevato della resistenza antimicrobica nel mondo, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito. Inoltre, è necessaria un’analisi più approfondita dell’impatto della resistenza antimicrobica paese per paese, per contribuire all’allocazione delle risorse e guidare il processo decisionale basato sull’evidenza. La resistenza antimicrobica (AMR) dovrebbe essere affrontata attraverso una collaborazione intersettoriale, multiforme e multidisciplinare. Sono necessari approcci specifici e strategie correttive che portino a una migliore sorveglianza degli organismi resistenti, a un uso appropriato degli antibiotici esistenti, allo sviluppo di nuovi agenti antimicrobici e allo sviluppo di nuovi farmaci e vaccini. L’obiettivo di questo lavoro è quello di supportare i decisori, le associazioni di professionisti sanitari, le istituzioni di salute pubblica e altre organizzazioni rilevanti che lavorano per affrontare questo urgente problema sanitario.

Per maggiori informazioni clicca qui: https://www.healthdata.org/sites/default/files/files/Pathogens_AMR-deahts_IT.pdf